Milford Sound, Great Ocean Road e Pacific Coast Highway sono alcune delle strade panoramiche più belle al mondo e sorgono negli U.S.A, in Australia e in Nuova Zelanda.

Eppure anche in Italia vi sono percorsi altrettanto sorprendenti, alcuni poco noti ma non meno emozionanti: uno di questi si trova in Sardegna ed è la Strada Provinciale 49 che collega la città di Alghero con il borgo di Bosa.

Persino Touring Club Italia l’ha menzionata come tappa imperdibile di un viaggio in Sardegna, grazie al contesto naturalistico in cui è immersa, tanto selvaggio quanto prezioso per l’identità dell’isola.

Noleggiare un auto all’aeroporto di Olbia, distante da Alghero circa 137 km, affidandoti alla professionale agenzia Ellepi, è il modo migliore per conoscere questo angolo di Sardegna, viaggiando in piena libertà e autonomia alla stregua di Jack Kerouac, su mezzi confortevoli, sicuri e costantemente sottoposti a manutenzione.

Cosa vedere lungo la strada tra Alghero e Bosa

La SP49, che in 49 km collega Alghero a Bosa, è un nastro sinuoso che costeggia il mare, con le onde che si infrangono sulle spiagge che si susseguono su questo tratto costiero, mentre dalla parte opposta si ergono pareti rocciose in trachite ricoperte da fitta macchia mediterranea.

Prima di partire a bordo del veicolo scelto nel completissimo parco auto dell’agenzia di noleggio Ellepi, prenditi un po’ di tempo per visitare Alghero e il Parco Naturale di Capo Caccia e dell’Isola Piana.

Tra i vicoli della “piccola Barcellona”, dove si preservano ancora tradizioni e lingua catalana, ti ritroverai davanti alla guglia maiolicata della Cattedrale di Santa Maria, alla cupola ottagonale anch’essa maiolicata della seicentesca Chiesa di San Michele e alla sobria Chiesa di Nostra Signora del Carmelo costruita nel 1644 in arenaria.

Alghero sorge sulla Riviera del Corallo, bagnata da un mare i cui fondali custodiscono colonie di questi bellissimi organismi rossi: se vuoi saperne di più, visita il Museo del Corallo, dedicato all’ecosistema marino e ai manufatti realizzati con questo prezioso materiale.

Regalati poi una romantica passeggiata sulle mura erette dai Doria nel XII secolo, tra bastioni e torri, tra le quali la più antica Torre Sulis, per poi soddisfare l’appetito tra spaghetti ai ricci di mare, aragosta all’algherese, biancomangiare e un sorso di vino Alghero DOC.

Mettiti in macchina e inizia il viaggio verso Bosa, passando per la Spiaggia Las Tronas lungo il Lungomare Valencia: si tratta di un piccolo arenile situato ai piedi di un edificio liberty trasformato in hotel e con due scogli a forma di trono che giustificano il nome della spiaggia.

Proseguendo il tour verso sud, all’altezza del Colle Balaguer, ecco Cala Bona, una baia che sembra quasi una piscina naturale dalle acque turchesi, circondata da scogli chiari e piatti perfetti per stenderti al sole. Il mare è sempre piuttosto calmo e, se ami la pesca sportiva o lo snorkeling, non c’è luogo migliore di Cala Bona.

La prossima tappa del tuo viaggio è quella che è considerata una delle più belle spiagge della costa sarda occidentale: si tratta di Cala Burantinu, una baia di soffice sabbia, bagnata da acque cristalline che svelano bassi fondali sabbiosi. Se non ti basta ammirarla dalla strada, ma desideri raggiungerla, puoi farlo solamente a piedi: parcheggia la macchina nell’area di sosta appena oltre il Canal dell’Omo Molt e cammina tra ginestre, fichi d’india, mirti, corbezzoli e rosmarini selvatici.

Ti accompagneranno un assordante silenzio interrotto solo dal fragore del mare e il promontorio di Capo Caccia sempre sullo sfondo.

Da Cala Burantinu guida verso la Spiaggia della Speranza a Poglina, piccola frazione marinara del borgo di Villanova Monteleone: il nome rimanda all’omonima torre eretta dagli spagnoli per vegliare su questo tratto costiero.

La spiaggia è incastonata tra la macchia mediterranea e un mare spesso sferzato dal maestrale, il libeccio e lo scirocco, tanto è vero che sono molti i surfisti che cavalcano le onde sulla Spiaggia della Speranza.

Sulla strada per Bosa passando per Villanova Monteleone

Prima di proseguire lungo Strada Provinciale 49 costeggiando il mare, fai una deviazione verso l’entroterra, alla volta di Villanova Monteleone, il borgo dove il regista Federico Fellini ha ambientato alcune scene de “La Bibbia”. Si trova a 600 m di altezza, non lontano dal Lago Temo ed è famoso per la lavorazione dei cestini, per l’arte tessile e per i coloratissimi murales che decorano il centro storico. I più belli puoi vederli nella centrale Piazza Filomena Cherchi, dedicati a cavalli e alla vita quotidiana.

Una visita al Museo Etnografico Sa Domo Manna, situato in un palazzo dell’800, ti aiuterà a conoscere più a fondo la storia di questo paesino dell’algherese, con numerosissimi reperti tra foto, attrezzi agricoli, oggetti domestici e artigianato locale.

Visita la cinquecentesca Chiesa di San Leonardo da Limoges in stile gotico-catalano, con all’interno due altari in legno del XVIII secolo e poi il Santuario di Nostra Signora di Interriors del XVI secolo, con un bel campanile eretto su un porticato.

Esplora poi il territorio circostante Villanova Monteleone, a partire dalla necropoli neolitica di Puttu Codinu, composta da camere ipogee decorate con corna di toro scolpite alle pareti, ma soprattutto dal Parco Archeologico sul Monte Cucco, nel quale sorge il nuraghe Appiu con dolmen e villaggio di capanne.

Torna sulla strada costiera e guida all’ombra di Capo Marrargiu, un promontorio parte di un parco marino comprensivo anche dell’antistante isola Sa Pagliosa, sorvolato sovente da falchi pellegrini, aquile e soprattutto grifoni.

Avvicinandoti alla provincia di Oristano, la costa torna a punteggiarsi di spiagge incantevoli come Cala di Torre Argentina dominata da un antico baluardo difensivo del’500, Cala Cumpoltitu, una splendida baia smeraldina riparata dai venti e la spiaggia di S’Abba Druche, il cui arenile è un mix di conchiglie e ciottoli.

Termina il tuo viaggio a Bosa, uno dei paesini più pittoreschi di tutta la Sardegna: il fiume Temo la attraversa, con la Chiesa campestre di San Giorgio dell’XI secolo e le antiche e coloratissime las conzas che ne costeggiano le sponde. Sono concerie sviluppatesi tra il ‘600 e il ‘700, riconvertite oggi in case o localini molto caratteristici, dove potrai sorseggiare un bicchiere di Malvasia godendoti la bellezza del lungofiume e del Ponte Vecchio che, dal XII secolo, solca le acque del Temo.

Bosa è sovrastata dalla collina Serravalle, in cima alla quale si trova il Castello Malaspina: raggiungi questa fortezza del 1122 percorrendo una scenografica scalinata che parte dal sottostante quartiere ebraico di Sa Costa. Oltre al Castello, che pare infestato dal fantasma di una marchesa uccisa dal marito geloso, avrai modo di visitare anche il ciclo di affreschi del XIV-XV secolo della Chiesa di Nostra Signora de sos Regnos Altos.