Con le sue spiagge bianche e le calette riparate, la Sardegna è un paradiso per gli amanti del mare in cerca di una vacanza da sogno. Grazie alla sua conformazione, questa terra ricca di storia dal fascino ancestrale non è nota solo per alcune delle distese di sabbia tra le più belle al mondo. La Sardegna è un’isola selvaggia soprattutto quando ci si spinge verso il suo cuore pulsante, che cela segreti in grado di affascinare i viaggiatori più curiosi, decisi a non fermarsi alla superficie anche grazie alla possibilità di girare con una macchina.
Uno di questi gioielli è il Parco della Giara di Gesturi, un luogo incontaminato dove vivere un’esperienza a contatto con la natura.
Di seguito scopriamo cosa vedere e come arrivare al Parco della Giara, con qualche spunto utile per scoprire le bellezze lungo l’itinerario se prenoti un auto dall’aeroporto di Olbia presso l’autonoleggio Ellepi.
I cavallini della Giara: una natura selvaggia
La fama del Parco della Giara è legata soprattutto ai cosiddetti cavallini della Giara. Tra gli ultimi cavalli selvaggi in Europa, questi eleganti animali trovano rifugio nella natura selvaggia.
Nel Medioevo il bel cavallino si spostavano per la terra sarda in mandrie numerose allo stato brado. Tra le caratteristiche che rendono unici al mondo i cavallini della Giara spiccano senza dubbio la stazza contenuta e un manto color baio scuro, con criniere e code che raggiungono una lunghezza considerevole.
Questi straordinari esemplari della fauna locale si sono adattati alla perfezione con l’ambiente circostante, entrando in simbiosi con la Giara, un territorio dove cibo e acqua non mancano nei mesi invernali.
Ciò si deve alla particolare conformazione della Giara, le cui depressioni formate dalla natura e conosciute con il termine Paulis tendono a riempirsi di acqua. In alcuni casi, come per il Pauli Maiori e il Pauli Piccia, si formano vere e proprie riserve che assicurano idratazione e nutrimento fino all’estate.
Chi vuole scoprire questo luogo incantevole non può che rimanere a bocca aperta di fronte alle famiglie di cavallini che tutt’oggi percorrono i sentieri o si nascondono dietro ai cespugli.
La ricchezza della flora mediterranea
Dal punto di vista faunistico il Parco della Giara regala un’esperienza indimenticabile, arricchita dalla varietà straordinaria che caratterizza la flora, che offre un vero e proprio omaggio alla vegetazione mediterranea, con alcuni degli esemplari vegetali più rappresentativi disseminati lungo l’intera area.
Originariamente ricoperta da boschi molto fitti, questa zona è molto interessante sotto il profilo naturalistico, in quanto pullula di piante tipiche tra cui l’albero di sughero, il leccio e la roverella.
Per un percorso sensoriale tra i profumi del Mediterraneo, avrai modo di odorare mirto, elicriso e corbezzolo. Nei mesi primaverili l’esperienza raggiunge l’apice, poiché il parco si accende di tonalità cromatiche spettacolari. Non è raro imbattersi in un ciclamino selvatico dai toni vivaci o scorgere esemplari di orchidee selvatiche screziate di diversi colori. Lungo il percorso si scorge un’infinità varietà di ranuncoli acquatici dalle tonalità immacolate che ricoprono interamente i Paulis, dando vita a un’oasi naturale spettacolare.
Sull’intero altipiano sono state classificate e riconosciute oltre 350 specie, tra cui esemplari molto rari come la Morisia Monantha, una pianta perenne con fioritura invernale che si distingue per il suo bellissimo fiorellino color giallo intenso disseminato nel Parco della Giara.
La pianta prende un nome evocativo nella lingua locale: in sardo è conosciuta come Ebra de Oru, erba d’oro. Tale è l’associazione tra questa terra e la bella pianta che Morisia è anche il nome scelto per il giardino botanico del parco, dove ammirare gioielli naturali.
Un’eredità storica e architettonica lunga millenni
Nel Parco della Giara è possibile accedere nella fortezza: dopo aver percorso cunicoli stretti ricavati dalle mura ci si trova dinanzi a un ambiente ciclopico che domina le distese pianeggianti. Il nuraghe di Barumini (tra i 3 più belli della Sardegna) è di tipo quadrilobato e vanta una torre centrale che in origine superava i 19 metri di altezza ed era composta da tre tholos (stanze) su più livelli.
Gli storici datato la costruzione dello spettacolare edificio attorno al 1478 a.C.
Il maschio centrale è circondato da quattro torri che sorgono in corrispondenza dei punti cardinali. Per accedere al nuraghe dopo l’undicesimo secolo a.C. era necessario passare per una piccola porticina d’ingresso a 7 metri di altezza: ciò contribuiva a rendere inespugnabile il nuraghe, oggi visitabile facilmente dai visitatori nei pressi del Parco della Giara.
Ad appena una ventina di chilometri è possibile fermarsi per una visita al Castello di Sanluri, l’unico esemplare tutt’oggi abitabile di quasi un centinaio di castelli edificati in Sardegna in epoca medievale. Un tempo dimora di Eleonora d’Arborea, il castello è evoluto nel corso dei secoli, fino a trasformarsi nell’attuale sede di vari poli museali.
Risale sempre al periodo medievale il castello del Colle di Las Plassas, edificato allo scopo di segnare il confine tra il Giudicato d’Arborea e quello di Cagliari.
Nelle vicinanze del Parco della Giara sorge Villanovaforru, un incantevole paesino tra i dolci rilievi della Marmilla, conosciuto in virtù del nuraghe di Genna Maria. Nel complesso, dove gli archeologi sono all’opera dalla fine degli anni Sessanta, sono stati ritrovati reperti importanti per risalire alle abitudini dei popoli nuragici, come ossa di cervo, resti di cibo e tanto altro ancora.
Nel Museo Archeologico di Villanovaforru, ospitato all’interno di una bella palazzina ottocentesca, è possibile scoprire gran parte degli oggetti rinvenuti, per poi dedicarsi a un percorso che si snoda lungo le civiltà successive con reperti punici-romani.
Cosa mangiare e come arrivare al Parco della Giara
Una visita nel bellissimo Parco della Giara non sarebbe completa senza una degustazione del Menu Tagliere offerto dal centro visite. Tutti i prodotti tipici sardi vengono presentati in forma di comodo tagliere con formaggi e salumi, per finire con caffè e digestivo al mirto. Dal punto ristoro si può ammirare una vista panoramica straordinaria sul territorio.
Non ti resta che programmare la tua visita al Parco della Giara, scegliendo il modello ideale tra le tante opzioni del nostro parco auto!
Arrivare non è difficile: partendo da Olbia dopo aver ritirato l’auto è possibile raggiungere la zona in poco meno di 3 ore, percorrendo la Strada Statale 131 che si snoda lungo l’entroterra e la costa occidentale.
Le uscite di riferimento sono Mogoro o Collinas: in entrambi i casi si può procedere rispettivamente lungo la SP43 o SP46 fino al paese di Tuili, seguendo le indicazioni per il nuraghe Bruncu Madugui.
Prenota la tua macchina a tariffe convenienti, ritirala all’aeroporto di Olbia e parti alla scoperta di uno dei tesori storico-naturalistici più belli della Sardegna.